Folgaria
Nei pressi di Folgaria, presentano un particolare interesse artistico culturale il Santuario della Madonna delle Grazie e la Chiesa di San Valentino. Il primo si trova circa 2 km da Folgaria, nei pressi dell'abitato di Costa. La tradizione vuole che verso la metà del XVI secolo, Fra Pietro Dal Dosso di Folgaria sia stato ispirato direttamente dalla Madonna, apparsagli nel sonno, a costruire, sul dosso dell'Echen, una chiesetta in Suo onore. In una nicchia dell'altare maggiore è custodita la statua 'miracolosa' della Madonnina: è un'opera in terracotta della seconda metà del '500. Nel 1955 la Madonna di Folgaria è stata dichiarata Celeste Patrona degli sciatori d'italia. Collocata nei pressi dell'abitato di Carpeneda, a circa 2 km da Folgaria, la chiesetta di San Valentino è attribuita al XV secolo, ma recenti lavori di restauro hanno rivelato tracce di affreschi risalenti al XIII secolo. All'interno interessanti affreschi cinquecenteschi e seicenteschi.
Guardia
Il piccolo borgo di Guardia, conosciuto da molti come il "paese dipinto", è luogo natale dello scultore Cirillo Grott al quale venne in mente di promuovere l'iniziativa di far dipingere dei murales sui muri esterni delle case del paese. Attraverso un'esplosione di colore, questi murales narrano la vita semplice della gente di montagna, il rapporto stretto e rispettoso con la natura, la religiosità nella vita quotidiana e la fatica del lavoro.
Luserna
È l'ultima isola cimbra delle Alpi tanto che qui l'antica parlata tedesca è ancora d'uso quotidiano. Il "Centro Documentazione Luserna" - museo e sede di iniziative culturali - e la "Haus von Prükk" - fedele ristrutturazione di una tipica abitazione cimbra dell'800 - invitano a scoprire la più meridionale e antica minoranza etnica germanofona ancora esistente.
I forti della Grande Guerra
Gli Altipiani espongono testimonianze suggestive della Grande Guerra combattuta sul fronte trentino-veneto: dalle sette grandi fortezze austro-ungariche dislocate su una linea di quasi 30 km tra Cima Vezzena e i rilievi di Serrada, ai numerosi resti di trinceramenti, postazioni fortificate, tunnel ed ex strade militari. Il forte meglio conservato è il Forte Belvedere, poco lontano da Lavarone Cappella, a 1177 m di quota, su un dosso roccioso che sporge sull'alta valle dell'Astico.
Luoghi di interesse naturalistico
Lago di Lavarone
Il lago di Lavarone appartiene alla categoria di laghi di origine carsica; la presenza di profonde cavità carsiche nel sottosuolo fa sì che l'acqua di deflusso percorra misteriosi anfratti sotterranei per tornare alla luce nell'alta Valle del Centa, a circa 3 km di distanza, dando origine alle suggestive cascate del Valimpach. Per il clima mite e la particolare purezza delle sue acque, è un importante elemento di richiamo: è infatti attrezzato per la balneazione e la pesca. D'inverno poi, ghiacciando, diventa un'occasione di apprendimento della tecnica di salvataggio sotto il ghiaccio. Uno degli aspetti più singolari del lago lavaronese, all'origine della leggenda del "bosco sommerso", sta nel fatto che sul fondale sono presenti consistenti resti fossili lignei di quello che fu un antico bosco di abeti.
Biotopo di Echen
Sull'altopiano di Folgaria, la torbiera di Echen è un piccolo angolo di natura incontaminata. È l'ultimo e unico biotopo trentino collocato al di sopra dei 1000 m. di quota e come tale è sottoposto a tutela. La fauna si presenta ricca di specie e gli uccelli sono gli animali più facilmente osservabili.
Biotopo di Malga Laghetto
È un minuscolo specchio d'acqua su cui a maggio fioriscono le bianche ninfee ed i gialli nanùferi. Si trova in un'ampia depressione prativa e pascoliva contornata da una fitta foresta di abete bianco. Data la sua preziosità naturale, è stato dichiarato di interesse locale e soggetto a tutela. Nei pressi si trova l'Avéz del Prìnzep, l'abete bianco più alto d'Europa.
La Cascata dell'Hofentòl
Un suggestivo salto d'acqua nascosto in una profonda insenatura naturale, a poca distanza da Guardia. D'inverno la cascata diventa un monumento di ghiaccio. Tra Natale e Capodanno il sentiero che sale da Guardia si illumina di mille luci e anche la cascata diventa una "cascata di luci e ghiaccio".
Sentiero Geomorfologico di Mezzomonte
Nel loro lento ritiro, i grandi ghiacciai del Quaternario hanno segnato profondamente il territorio degli Altipiani. Di quell'imponente lavoro di escavazione e modellazione il territorio espone segni e testimonianze significative. Per poterle ammirare da vicino, sull'altopiano di Folgaria è stato allestito un percorso guidato indicato come il Sentiero Geomorfologico di Mezzomonte.
Il Giardino botanico alpino di Passo Coe
Si trova a 1600 m. di quota, alle pendici di monte Marònia, nei pressi di Passo Coe. Al suo interno c'è molto da scoprire: piante, fiori, interessanti fenomeni geomorfologici, profonde doline di crollo e campi carreggiati, quindi il recinto delle pecore al pascolo, la pozza alpina, i formicai giganti, l'albero del picchio.
Attività
Estate
Attività sportive praticabili nella stagione estiva sugli Altipiani sono le passeggiate e le escursioni a piedi e a cavallo lungo antichi sentieri medievali attraverso foreste secolari, ex strade militari che portano a quello che fu il fronte veneto-trentino della Grande Guerra e percorsi tra aree naturali protette. Gli appassionati di mountain bike possono trovare il percorso tecnico permanente 100 Km dei Forti: dotato di apposita segnaletica direzionale e turistica, munito di bacheche illustrative e di dispositivi di sicurezza, il percorso si sviluppa prevalentemente su sentieri e strade sterrate e solo per una ventina di chilometri su viabilità asfaltata. I più avventurosi possono cimentarsi nel volo libero (dal Monte Cornetto o dal Monte Finonchio) o nell'arrampicata sportiva. Per chi voglia rilassarsi dedicandosi al golf, c'è invece il Campo Golf Maso Spilzi, gestito dal golf Club Folgaria.
Enogastronomia
A Folgaria inconfondibile è lo speck folgaretano, prodotto assolutamente naturale, lavorato artigianalmente da veri e propri maestri della preparazione e della affumicatura. Tipici della zona sono poi Landjager e Krainer: i primi, delicatissimi salamini a base di carni scelte, insaporiti col vino rosso; i secondi, vera delizia del palato con il loro impasto di carne e formaggio. I boschi dell'Altopiano di Lavarone sono ricchi di ogni specie di funghi e di piccoli frutti come mirtilli, fragole, lamponi e more. Una specialità gastronomica della zona è la polenta di patate. Il miele locale ha un che di esclusivo, in particolare quello di tarassaco, estratto dai fiori del "dente di cane". Luserna, oasi cimbra di derivazione germanica, mantiene anche nella propria cucina l'antica eredità: è il caso delle Kaiserschmarren, grosse crêpes fritte nel burro e servite caldissime, sormontate talvolta da qualche cucchiaio di marmellata, quasi sempre di mirtilli, o consumate semplicemente con dello zucchero. Da tempi remoti sugli altipiani si produce l'ottimo formaggio Vézzena: è un formaggio di vecchia fama, per la squisitezza del suo sapore e per la possibilità di essere utilizzato sia in tavola che grattugiato.
Artigianato
Al di là dell'artigianato connesso all'edilizia (costruttori di tetti e poggioli in legno lavorato, di protezioni in ferro artistico, costruttori di mobili decorati etc.) si stanno facendo strada alcune figure artigianali specifiche orientate verso il turismo come il Marangon di Guardia, che produce graziosi oggetti in legno, i costruttori di fioriere di Carbonare, le lavoratrici di tombolo a Luserna, oppure i costruttori di candele in cera d'api a Lavarone
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